L’arte della rasatura trasferita da padre in figlio, vediamo quali sono i passaggi e quando è il momento giusto per iniziare a radersi.
Il periodo della pubertà coincide con l’inizio dell’adolescenza, può durare un decennio e anche di più, porta con sé numerosi cambiamenti nel corpo.
Intorno ai dodici anni inizia a palesarsi la prima peluria ma l’età in cui ciò accade cambia da persona a persona, c’è chi comincia ad avere i primi accenni di peluria in viso e sprazzi di barbetta intorno ai quindici, sedici e anche diciotto anni.
Non esiste una regola fissa per tutti i ragazzi, ognuno riporterà la sua personale esperienza.
Ma quando cominciare a radere la barba?
Insegnare l’arte è compito dei papà, vediamo insieme quali indicazioni di base trasferire di padre in figlio.
“Farsi la barba”, un’azione che diverrà presto automatica e naturalissima eppure la prima volta che lo si fa è un evento degno di nota, da segnare sul calendario cerchiando il giorno in rosso.
Del resto radere la barba è il primo traguardo di crescita verso la maturità, il primissimo step.
Il ruolo del padre in questo passaggio, lo abbiamo detto, è estremamente importante: vengono trasferiti i cosiddetti “trucchi della rasatura” per padroneggiare sempre meglio la lametta.
La prima cosa importante da considerare in questa fase di passaggio, che segna un momento importante della crescita, è non affrettare i tempi.
Il momento ideale per insegnare come farsi la barba coincide con la prima vera peluria e non quando i peli sono pochissimi e per vederli servirebbe la lente d’ingrandimento.
Accade spesso che alcuni ragazzi, alla vista dei primi peli (o peletti?) in faccia, si muniscano di schiuma da barba e lametta e comincino a radersi, il loro scopo è quello di trasformare in barba l’accenno di peluria in alcuni settori del loro viso.
Certo, questa pratica può aiutare e affrettare la crescita ma, di contro, passare la lametta sulla pelle ancora liscia può creare irritazioni.
Quando è giunto il momento, ossia quando è comparsa la vera peluria, bisogna prepararsi bene.
Per cominciare servono rasoio, pennello e sapone da barba: è importante che i papà procurino un rasoio, che sia a uso esclusivo dei loro ragazzi.
Sulla scelta del rasoio evitate quelli usa e getta, che richiedono la doppia rasatura (pelo e contropelo).
Non è il caso di esporre la pelle di un viso così giovane allo stress della doppia rasatura e a una potenziale irritazione.
La prima rasatura avverrà davanti allo specchio, padre e figlio fianco a fianco. In questo momento esatto i papà faranno vedere al loro “ragazzo” come fare per radersi, quali sono i gesti da compiere e come orientare la lametta; insegneranno anche l’importanza di massaggiare il viso con il pennello e il sapone da barba e come distribuirla in modo uniforme.
Ecco, in sintesi, i passaggi fondamentali per una buona rasatura:
partire con la lametta dalle basette per arrivare fino alla mandibola
nel lato che avete scelto per iniziare, partite in contropelo dalla parte inferiore del collo, fino ad arrivare all’incrocio con la mandibola
la pulizia costante del rasoio è molto importante quando ci si fa la barba: i peli rasati possono otturare lo spazio che intercorre tra una lama e l’altra, impedendo la rasatura!
passate, poi, alle basette e al collo anche dall’altra parte
insegnate a vostro figlio a radere la parte dei baffi con molta cura, soprattutto quando ci si avvicina al naso, e passate, infine, alla ‘mosca’ e al mento, per poi fare il contropelo nella parte centrale del collo;
siamo quasi alla fine: fate sciacquare la faccia e rimettere il sapone da barba per una passata più leggera nei punti mal rasati in precedenza.
Per qualsiasi dubbio e ulteriori domande, scriveteci senza esitazione, saremo più che felici di assistervi!
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